Le nuove norme sull’assicurazione e le proteste dei carrozzieri

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Le norme sull’Rc auto cambieranno con il Decreto Destinazione Italia, ma sono sempre di più le critiche alle proposte contenute nella legge in discussione al Parlamento. Diversi partiti politici e associazioni dei consumatori hanno affermato che daranno battaglia e sono previsti molti emendamenti per modificare alcune delle proposte. Pronti a fare delle barricate anche i carrozzieri. Questi non accettano le nuove norme accusate di limitare il mercato.

Le norme che suscitano polemica sono quelle che prevedono l’obbligo del risarcimento dei danni in forma specifica ai veicoli incidentati, senza che i soldi vengano dati ai proprietari. Le compagnie assicurative pagherebbero direttamente le carrozzerie utilizzando quelle convenzionate.

Le nuove norme presenti nel decreto Destinazione Italia, secondo Confartigianato, Cna e Casartigiani, rischia di fare chiudere molte carrozzerie indipendenti, che non sono convenzionati con le compagnie assicurative, e rendono i cittadini meno liberi di scegliere da chi farsi riparare l’automobile. I rappresentanti di Confartigianato, Cna e Casartigiani sono in presidio davanti al ministero dello sviluppo economico e scenderanno in piazza nei prossimi giorni.

Su queste norme c’è l’opposizione anche di alcuni partiti politici. I deputati della Lega Nord Guido Guidesi e Filippo Busin hanno detto che ostacoleranno il decreto Destinazione Italia all’esame della Commissione Finanze. I due parlamentari hanno affermato: “Presenteremo emendamenti soppressivi al decreto Destinazione Italia per cancellare quella norma che favorisce le assicurazioni e che non darà alcun beneficio agli utenti riguardo i premi Rc auto. Chiediamo al governo di stralciare la norma e di aprire un vero tavolo di confronto tra assicurazioni e associazioni di categoria. Il testo presentato dal governo favorisce le assicurazioni ed è contro la libera concorrenza, inoltre rischia di provocare la chiusura di aziende artigiane con un inevitabile conseguente aumento della disoccupazione”.

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