Risparmiare sul bollo auto pagandolo

raduno-auto-storicheSecondo quanto affermato da una recentissima analisi comparsa sull’ultimo numero di Auto Aziendali Magazine, se tutti gli italiani pagassero regolarmente il bollo auto e le assicurazioni Rc auto, sarebbe possibile ridurre il costo del primo del 20 per cento, e le tariffe delle seconde del 10 per cento. Insomma, se il premio RCA vi sembra troppo elevato, forse val la pena prendersela con chi evade questa tariffa, contribuendo a far innalzare il prezzo per gli onesti.

Di fatti, affermava Tardella sul magazine, “la beffa è che il contrasto all’evasione dovrebbe essere facilissimo. Esistono infatti eccellenti banche dati costantemente aggiornate che contengono tutti gli elementi per identificare con immediatezza gli evasori: l’Archivio Nazionale dei Veicoli del Ministero dei Trasporti, il Pubblico Registro Automobilistico dell’Aci, gli archivi delle compagnie di assicurazione e gli archivi delle case auto”.

Di qui, la formulazione di una domanda che pare spontanea. Perché l’evasione è così elevata? Secondo Tardella, “due sono le cause principali. La prima e più importante è che le banche dati appena elencate non collaborano fra loro e le informazioni contenute non sono mai state incrociate; la seconda è connessa in particolare al bollo auto, che, in quanto imposta regionale, impegna le Regioni ad improbabili e costose modalità di accertamento e riscossione, tanto che da quando è caduto l’obbligo di esporre la ricevuta del pagamento l’imposta è quasi diventata volontaria”.

In tale ambito di analisi anche il presidente dell’Aci, l’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, che pochi giorni fa ha ricordato come “circolare senza una copertura assicurativa è una frode dilagante non soltanto tra le auto ma accomuna tutte le tipologie di veicoli. Se la percentuale degli irregolari è del 9% tra gli automobilisti, il dato sale al 15% tra i motociclisti e al 17% tra i conducenti di furgoni. Il fenomeno si manifesta meno con i mezzi pesanti (4% del circolante), gli autobus e i pullman (2%), grazie ai più frequenti controlli su strada”.

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