Tutti gli aumenti del 2015 per gli automobilisti

Il 2015 doveva iniziare con una brutta notizia, quella della conferma dell’aumento dell’accise sulla benzina. Soltanto 3 centesimi in più (che non sono nemmeno pochi), per compensare le mancate entrate dell’IMU: Ma il Milleproroghe ci ha messo una pezza. Cosa dobbiamo aspettarci allora?

Gli automobilisti, nel 2015 si aspettavano il famoso aumento di 3 centesimi delle accise sulla benzina, un aumento che era stato previsto dalla clausola di salvaguardia. In pratica con questo aumento il governo avrebbe dovuto far fonte alle minori entrate risultanti dall’abolizione dell’imposta sulla prima casa. Il decreto Milleproproghe, invece, approvato dal Consiglio dei ministri il 24 dicembre e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre, ha stabilito che le minori entrate dell’IMU dovranno essere compensate nel 2015 con la legge sulla Voluntary Disclosure che riguarda in pratica la regolarizzazione delle attività finanziarie e degli investimenti che i contribuenti italiani detengono all’estero e non sono stati dichiarati al fisco.

La clausola di salvaguardia è sparita? Assolutamente no, visto che resta operativa per il 2016 e sarà importante per il Governo che così incassa 18 milioni di euro in due mesi, utili per evitare l’incremento del deficit nel bilancio pubblico. Per quest’anno, comunque, ci saranno ugualmente degli aumenti che potremmo riassumere in questo modo:

1. aumento biennale delle sanzioni amministrative per la violazione del Codice della strada (eccesso di velocità, mancato allaccio delle cinture di sicurezza, guida di un veicolo non assicurato); un aumento dello 0,8% che interesserà tutte le sanzioni superiori a 51 euro;

2. aumento del costo per i ricorsi davanti al Giudice di Pace per l’impugnazione di un verbale considerato ingiusto; il ricorrente dovrà pagare le spese di notifica per tutti gli atti che non superano i 1033 euro, poi dovrà pagare anche 13 euro in più dell’anno scorso per inizare il procedimento di causa civile e amministrativa;

3. aumento delle tariffe autostradali con un adeguamento per l’intera rete pari a circa +1,32%; eccetto la società che gestisce il traforo del Monte Bianco che prevede un aumento del 2,59%, tutte le altre non possono superare i rincari dell’1,5%.

 

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