Assicurazioni vita in crescita

vita1Buone notizie per il comparto delle polizze vita. Secondo quanto affermato dal presidente dell’Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici, Aldo Minucci, la raccolta della prima parte del 2013 si starebbe sviluppando in maniera positiva, andando a premiare soprattutto il settore “vita”. Vediamo dunque in che modo è partito il 2013 per la raccolta delle compagnie assicurative, e quali sono le principali analisi effettuabili sui primi dati statistici.

“La raccolta nei primi mesi dell’anno si sta sviluppando positivamente, in particolare nel vita” – ha in proposito affermato Aldo Minucci in sede di presentazione, a Milano, del rapporto sull’assicurazione italiana tra il 2012 e il 2013. Stando alle affermazioni del presidente Ania, infatti, “dopo due anni di decrescita, il settore ha intrapreso un trend positivo e dopo avere segnato una crescita del 22 per cento nei quattro mesi ad aprile per la nuova produzione vita, a maggio abbiamo segnato un progresso del 25 per cento” (vedi anche le caratteristiche della polizza vita e investimento del Banco di Brescia, della quale abbiamo parlato non troppi giorni fa su queste pagine).

Il rapporto prevede inoltre per il 2013 un incremento della raccolta premi complessiva vita pari al 15 per cento, per un controvalore di 80,2 miliardi di euro, dopo la flessione del 5,5 per cento riscontrata nel corso del 2012. Il rapporto – già ufficializzato lo scorso primo luglio – precisa inoltre che per quanto attiene i rami relativi ai “danni” le previsioni dell’associazione nazionale delle imprese assicuratrici parlano di un incremento pari a 8,8 punti percentuali, per un controvalore di 114,4 miliardi di euro, successivo alla flessione del 4,3 per cento avvenuta nel 2012.

La soddisfazione preliminare espressa dall’associazione in merito all’andamento della raccolta dei premi dovrà ora essere confermata dai successivi dati consuntivi di “avvicinamento” alla parte finale dell’anno. L’impressione prudenziale è che comunque il 2013 possa effettivamente rappresentare un anno di svolta, con una tendenza opposta rispetto al decremento rilevato nel precedente esercizio finanziario.

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