Assicurazione auto, abolito il tacito rinnovo

assicurazione auto tacito rinnovoUna buona notizia per tutti coloro che si apprestano a rinnovare la propria assoicurazione: non è più previsto il tacito rinnovo, e questo potrebbe portare gli automobilisti ad un risparmio di ben trecento euro sulla sottoscrizione delle polizze. Questo grazie all’approvazione del Decreto Sviluppo bis da parte del Governo denominato Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenda digitale e startup. In tal modo sarà più facile cambiare assicurazione e risparmiare sulla polizza.

Secondo quanto stabilito dal Decreto infatti, saranno abolite le clausole di tacito rinnovo nei contratti di assicurazione auto, così da semplificare il passaggio da una compagnia all’altra: ma non solo. In tal modo gli automobilisti non dovranno più dare la disdetta alla propria compagnia per poter cambiare, con un evidente risparmio di tempo.

In questo modo gli utenti potranno risparmiare fino a trecento euro all’anno: tale valutazione è stata fatta da uno studio condotto dall’Osservatorio di SuperMoney che ha preso in considerazione le richieste di preventivo assicurazione auto inoltrate sul portale tra luglio e ottobre 2012. Effettuando un confronto, circa il 70% degli utenti si è constatata la presenza sul mercato di una polizza assicurativa più conveniente della propria.

L’indagine ha dimostrato come risparmiare, cambiando assicurazione, sia possibile: grazie al Decreto Crescita 2.0, si è cercato di incentivare gli utenti a cambiare la propria polizza auto. In seguito alle ultime disposizioni di legge, il contratto di assicurazione non potrà più essere stipulato per una durata superiore all’anno e non potrà essere tacitamente rinnovato, in deroga all’art. 1899, commi 1 e 2 del Codice Civile. Secondo quanto stabilito dal decreto crescita le compagnie dovranno offrire un contratto base di Rc auto in regime di piena libertà tariffaria, a tutti gli utenti. Nei prossimi giorni vedremo in concreto in cosa consiste e cosa deve contenere questo contratto base, secondo quanto stabilito dal governo.

Fonte: Ansa.it

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