Archivio Integrato Antifrode al via per le assicurazioni

Le frodi assicurative sono sempre un neo nel sistema assicurativo tricolore. Se le frodi fossero in numero minore probabilmente anche i costi delle polizze potrebbero scendere. Ma una notizia positiva c’è ed è nell’avvio dell’Archivio Integrato Antifrode. 

Il 10 giugno 2016 è iniziata una nuova era per le assicurazioni con la partenza dell’Archivio Integrato Antifrode, un strumento gestito dall’IVASS e pensato per prevenire e contrastare le frodi e i sinistri gonfiati. Come molti fanno notare questi elementi sono delle vere piaghe del mercato assicurativo italiano, sono le principali cause del costo altissimo delle tariffe RC auto in confronto agli altri paesi europei.

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Con il nuovo Archivio Integrato Antifrode le imprese assicurative non saranno soltanto informate se  il sinistro inserito sia o meno a rischio frode, ma riceveranno frequentemente anche un punteggio sulla qualità dei dati inseriti. Ad aumentare l’efficacia dell’archivio ci sarà inoltre l’incrocio dei dati e  di tutte le altre informazioni utili a smascherare le eventuali truffe: nella prima fase, che parte appunto il 10 giugno, saranno presi in considerazione oltre ai dati IVASS anche il registro dei periti (CONSAP), gli archivi della Motorizzazione Civile, gli archivi sui patentati e i dati sulle vetture dotate di scatola nera. In una seconda fase, la cui attuazione è attesa entro la fine del 2016, verranno incrociati ulteriori informazioni che comprendono la lista dei veicoli rubati, gli attestati di rischio, gli elenchi del Fondo di garanzia vittime della strada, ecc.

Uno strumento che comunque è incompleto e può soltanto migliorare. L’IVASS fa presente che presto, dopo l’approvazione del Ddl Concorrenza che contiene numerose novità in materia di RC auto, ci sarà un nuovo potenziamento dell’archivio attraverso l’inserimento dei dati provenienti dal casellario giudiziario e dall’anagrafe tributaria.

 

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