Non tutti gli italiani usano le cinture di sicurezza

Tutti i sistemi di sicurezza dei veicoli, in questi anni, sono stati migliorati per evitare gli incidenti e per fare in modo che fossero protetti tutti i passeggeri di un veicolo sia in caso di collisione con un’altra auto, sia nel caso di scontro con un ostacolo. Uno dei sistemi più utili per proteggersi sono le cinture di sicurezza che ancora oggi non sono usate dal 100 per cento degli automobilisti italiani. 

Tra i meccanismi di protezione più efficaci e più utili per i passeggeri, ci sono le cinture di sicurezza. Le statistiche dicono che in caso di incidente, chi indossa le cinture riduce il rischio di essere scaraventato fuori dall’abitacolo della vettura al momento dell’impatto. Se il corpo non è trattenuto in modo adeguato, si rischia che venga proiettato contro il volante, contro il parabrezza o contro il cruscotto provocandoci delle lesioni anche gravi.

Le cinture di sicurezza sono state migliorare negli anni e oggi sono dotate addirittura di un pretensionatore che al momento dell’impatto fa sì che la cintura resti aderente al corpo e questo aderente al sedile. Allo stesso modo è presente un limitatore della tensione che ad urto avvenuto riduce la pressione esercitata sul torace. Tutto il discorso ci fa capire quanto siano importanti le cinture, peccato che al momento non siano usate da tutti.

Un’analisi effettuata dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, infatti, ha evidenziato le cattive abitudini italiane. Sono stati intervistati degli automobilisti tra 18 e 64 anni ed è venuto fuori che soltanto l’88% degli automobilisti usa sempre le cinture, mentre il 12% lo usa saltuariamente  o soltanto nel caso di lunghi viaggi.

I giovani tra 18 e 24 anni sono quelli più attenti alle cinture, poi nella classifica dei prudenti ci sono gli individui tra 35 e 44 anni e alla fine gli over45. Tra le città, invece, risultano virtuose soprattutto Verona, Milano e Cagliari.

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