Boom delle polizze vita

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Gli italiani continuano a sottoscrivere polizze vita, con una conseguente crescita esponenziale di questo mercato. Un mercato che non è redditizio istantaneamente per coloro i quali sottoscrivono le polizze, dal momento che bisognerà attendere molti anni prima di rivedere i propri soldi. In più, le polizze rendono circa il 2,2%.Eppure, nel 2013 si è verificato un vero e proprio boom. Una raccolta di 94 miliardi di euro, con un aumento in percentuale del 23% in confronto al 2012. Il flusso dell’indotto si avvicina intorno ai 20 miliardi di euro.

Il 2013, pertanto, riscatta un 2012 alquanto negativo con le sottoscrizioni in aumento dovute a un alto bisogno di sicurezza che si perpetua in un momento di eterna crisi.

Il fenomeno è stato inoltre prodotto dal vero e proprio ‘pressing‘ effettuato tramite offerte dalle banche alla propria clientela.

In questa fase di bassi tassi, le banche cercano infatti di recuperare redditività e per questo sono in prima fila per assicurare e offrire garanzie ai propri clienti.

Il fatturato del mercato delle polizze vita è giunto a livelli alti in virtù della vendita di numerosi prodotti cross border, erogati da soggetti domiciliati all’estero, particolarmente in Irlanda, per motivi di natura fiscale.

Molti sono i prodotti venduti tramite canale postale. Si parla principalmente di prodotti a gestione separata. Occorre, inoltre, segnalare un successo senza fine per ciò che concerne i Pip. I Pip sono piani individuali pensionistici, le cui adesioni sono in crescita e dotate di molti tassi a doppia cifra. Adesioni che crescono malgrado vi sia per il resto un calo di iscrizioni per ciò che concerne la raccolta dei fondi pensione.

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