Cala il numero dei sinistri ma aumentano i premi, perché?

Si torna a parlare di assicurazione sanitaria, ma sempre con un piglio polemico visto che le dinamiche dei premi e delle assicurazioni stesse cambiano in continuazione ma in modo strano per cui si constata il calo dei sinistri ma non quello dei premi. 

Dall’ultimo rapporto annuale dell’Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici, che si è occupata di mettere a fuoco la situazione attuale dell’Rc sanitaria, sia dal punto di vista delle strutture stesse che dei vari professionisti del settore emerge la flessione del numero di sinistri tra il 2013 ed oggi.

Nel dettaglio si parla di un -2,5% del 2013 rispetto all’anno precedente (il 2012), mantenendo il trend degli anni passati. Dal 2010 al 2013 il numero di sinistri è sceso del -11% ma c’è comunque da fare una distinzione:

  • gli incidenti relativi alle numerose e varie strutture sanitarie si sono abbassati nel complesso del  -5,5%,
  • gli incidenti dei professionisti aumentano al contrario del +2,4 % nel 2013.

Analizzando i premi questo report sottolinea come, per l’esercizio 2013, la raccolta è stata di 564 milioni di euro circa, suddivisi per la metà in polizze stipulate dalle strutture sanitarie e, per l’altra metà, da assicurazioni professionali specifiche.

Rispetto all’anno precedente i premi delle assicurazioni sono aumentati del +3,8%, per via della crescita registrata dalla sottoscrizione delle polizze professionali che a loro volta hanno visto un riequilibrio dei premi per armonizzare l’intero settore.

L’Ania ha preso in considerazione anche i numeri di sinistri che finiscono nel nulla che risultano essere circa il 70% di quelli denunciati. Questa situazione si può spiegare con la duplicazione delle denunce.

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