I problemi con polizze Fwu fanno aumentare lo scetticismo in Italia

Stanno aumentando in modo significativo le segnalazioni relative allo scetticismo per problemi con polizze Fwu. Cosa fa aumentare lo scetticismo in Italia? I clienti italiani di Fwu, la compagnia assicurativa lussemburghese posta in liquidazione lo scorso gennaio, devono prepararsi a un rimborso parziale del capitale investito e a lunghi tempi di attesa. Lo sottolinea Anna Vizzari, coordinatrice Public Affairs di Altroconsumo, criticando i ritardi del team di liquidazione: le prime lettere con l’indicazione dell’importo a credito dovrebbero infatti arrivare ai clienti solo a fine luglio.

polizze Fwu
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La perdita del database e i ritardi tra i problemi con polizze Fwu che persistono oggi in Italia

Una delle principali cause dei ritardi è stata la perdita dell’accesso ai database e ai sistemi informatici da parte di Fwu Life Insurance Lux SA al momento della liquidazione (31 gennaio 2025). Tali sistemi erano gestiti dalla controllante tedesca Fwu AG. Il commissario liquidatore ha dovuto intraprendere un arduo recupero manuale dei dati.

Questa situazione ha complicato ulteriormente una procedura già di per sé complessa. Si prevede che le lettere del commissario liquidatore a tutti i 250.000 clienti (di cui 110.000 in Italia) arriveranno solo entro la fine dell’anno.

Perdite consistenti dovute ai costi iniziali della polizza

Vizzari di Altroconsumo evidenzia che le perdite per i clienti saranno significative a causa della struttura stessa delle polizze. Nei primi cinque anni di investimento, infatti, venivano addebitati costi e commissioni che intaccavano direttamente il capitale. “È un bene che i liquidatori dichiarino la presenza di fondi sufficienti a rimborsare una parte significativa dei crediti, ma temo che molti clienti riceveranno meno di quanto si aspettano”, afferma Vizzari.

Le responsabilità sulla vigilanza e l’adeguatezza del prodotto

Altroconsumo solleva anche questioni sull’adeguatezza del prodotto assicurativo venduto ai clienti italiani. Vizzari sottolinea che, sebbene le autorità di controllo preposte alla vigilanza sulla compagnia fossero straniere, l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) avrebbe dovuto verificare che il prodotto fosse adeguato ai clienti nella fase di vendita, cosa che, secondo Altroconsumo, non è avvenuta.

Altroconsumo, insieme ad altre associazioni dei consumatori, è impegnata a fornire supporto e assistenza legale ai clienti, una necessità amplificata dal fatto che la procedura si svolge all’estero e i documenti non sono in lingua italiana.

L’auspicio è che si possa archiviare prima possibile tutta questa storia, mettendoci alle spalle una volta per tutte i problemi con polizze Fwu di cui si è parlato tanto in questa fase. Ne sapremo di più nei prossimi giorni.

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