Pericolo disidratazione. Bevete bene prima di mettervi in auto

Bere acqua, tanta acqua e  magari anche un po’ di succo di frutta o qualche integratore alimentare, aiuta a restare svegli quando ci si mette in auto, riducendo i rischi di sinistri collegati alla disidratazione del guidatore. I risultati di uno studio inglese. 

Uno studio clinico inglese intitolato “Disidratazione e guida”, curato dagli esperti della Loughborough University e realizzato insieme allo European hydration institute, ha dimostrato che gli automobilisti che non bevono abbastanza acqua prima di guidare, sono esposti al doppio dei rischi delle persone con una corretta idratazione. In pratica essere disidratati al volante, equivarrebbe ad essere sotto l’effetto di droghe o alcool. Niente meno!

Questo fenomeno, quello della disidratazione, è naturalmente periodico e si fa più insistente d’estate quando caldo e sole a picco arroventano le carrozzerie delle auto. L’aria condizionata è soltanto una soluzione provvisoria, questo bisogna ricordarlo. Lo studio infatti dimostra che l’aria condizionata contribuisce a far perdere liquidi per questo se fa più caldo e se aumentano le temperatura, è sempre meglio bene anche se si pensa di avere l’aria condizionata a palla.

I comportamenti pericolosi indicati nello studio inglese si riferiscono a:

  • diminuzione della capacità di attenzione e reazione agli imprevisti, soprattutto sui tratti rettilinei e sulle strade statali dove si procede a velocità moderata;
  • sbandamento sulla corsia opposta, passaggio o attraversamento delle bande sonore, frenate tardive, passaggio o attraversamento delle linee che suddividono le corsie di marcia;
  • riduzione delle prestazioni fisiche e quelle cognitive e favorire l’insorgere di problemi sia nella termoregolazione che nella funzionalità cardiovascolare (lieve grado di disidratazione, pari alla perdita dell’1%-2% di peso corporeo)
  • diminuzione delle prestazioni alla guida con perdita di concentrazione, irritabilità, sonnolenza e mal di testa (disidratazione maggiore con perdita del 4% del peso corporeo).

 

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