Omicidio stradale ed assicurazione, cosa c’è da sapere

Una polizza assicurativa auto non risarcisce dai danni che l’automobilista provoca con le condotte illecite alla guidata. Ci sono delle clausole nei contatti assicurativi che escludono la polizza dalla responsabilità in questione. Approfondiamo l’argomento. Se un automobilista ha un comportamento illecito alla guida della sua auto, l’assicurazione non lo copre per eventuali danni provocati a cose e persone. La compagnia, infatti, si mette spesso al riparo dai comportamenti illegali dell’assicurato. Le cose potrebbero cambiare ancora con il reato di omicidio stradale.

Il Governo ha deciso di presentare un ddl in Commissione Giustizia al Senato per introdurre il reato di omicidio stradale di lesioni stradali. Con questi reali si cancellano tutte le attenuanti con esclusione della minore età e della particolare tenuità del fatto.

Il 21 aprile è il termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato. Nel testo che sarà discusso in Parlamento, l’articolo più significativo, riportato da diverse testate nazionali, è il seguente:

Chiunque, ponendosi consapevolmente alla guida di un autoveicolo o di un motoveicolo, in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, cagioni la morte di una persona è punito con la reclusione da otto a dodici anni. Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni ad una o più persone, la pena può essere aumentata fino al triplo, per un massimo di diciotto anni.

Non è stata però ancora presa in considerazione in modo serio l’ipotesi di ergastolo della patente per chi procura danni a cose e persone.

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